I rapporti sociali sono fatti di scambi interpersonali. Ogni volta che interagiamo con qualcuno riceviamo in cambio un feedback con il quale valutiamo la qualità dell’interazione.
Un feedback negativo ci far stare male mentre un feedback positivo ci gratifica e aumenta la nostra autistima.

Le interazioni sul posto di lavoro

In ufficio i feedback riguardano spesso il nostro lavoro e per questo sono ancora più importanti.

Nel mondo ideale sarebbe più importante ricevere critiche che ricevere elogi. Un elogio è solo la conferma che sappiamo fare quello che siamo tenuti a fare mentre la critica è un’occasione per crescere.

Tuttavia, emotivamente le critiche fanno male. Per questo molti colleghi hanno la tendenza di mettere in atto alcune strategie per compiacere gli altri colleghi e i loro superiori.

Le strategie per compiacere gli altri sul posto di lavoro

#1 De-responsabilizzarsi

Molti pur di non ricevere critiche, mascherano il loro lavoro cercando sempre di costruire delle situazioni in cui la responsabilità di qualcosa è spalmata su più teste. Non era compito mio.

#2 Iper disponibilità

Il tempo che possiamo dedicare al lavoro è limitato. Tuttavia è brutto dire al capo che sei già impegnato su un altro fronte e per questo molti cedono alla tentazione di dichiarsi disponibili anche se sono oberati di lavoro.

Il risultato di questo atteggiamento è non riuscire a portare a termine in modo efficace nessuna delle mansioni che lo competono.

#3 Accettazione

Chi comanda non sempre ha la visione operativa delle cose da fare. Sa che bisogna fare questo e quello, ma non ha chiaro il processo che porta alla realizzazione di quei lavori.

Chi invece si occupa di agire concretamente per ottenere quanto richiesto ha il dovere di far presente la realizzabilità di ogni singola azione del progetto. Ovviamente questo può voler dire discutere, ma l’alternativa è dichiarare di poter fare l’impossibile.

#4 Mettersi in ombra

C’è chi cerca di mettersi in mostra e chi cerca di ritagliarsi una nicchia di comfort sul lavoro, cioè fare quello che gli viene chiesto nel modo più accademico possibile.

In questo modo è vero che si evita qualsiasi tipo di critica, però non si riesce mai a migliorare le cose.

Non è possibile compiacere sempre gli altri

Bisogna partire dal presupposto che non è possibile compiacere sempre tutti, ma anche dal presupposto che questo non è un male.

Il giudizio degli altri è importante ma è ancora più importante, soprattutto in ufficio, la loro stima.

Per portare i colleghi e i superiori ad avere stima di voi non basta mostrarsi disponibili. Bisogna stupire.

A lungo termina paga molto di più la strategia di tentare, fare e sbagliare di quanto non faccia restare in ombra e tirare pigramente avanti sulla via del quieto vivere.

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