Ogni estate la stessa storia: si alza la temperatura esterna e cresce in modo proporzionale quella all'interno dei nostri uffici. No, non ci riferiamo alla temperatura ambientale, ma a quella che misura i rapporti fra colleghi. Eh sì, perché con i primi caldi si scatena in ufficio la battaglia fra quelli che “non l'accendiamo un po' di aria condizionata?” e quelli che “mi arriva uno spiffero sul collo”. D'altronde “la mano sul telecomando (del condizionatore) è la mano che governa il mondo”, per parafrasare una celebre pellicola di inizio anni Novanta.

Non crediate, però, che il vostro sia l'unico posto di lavoro in cui si arriva a spaccare il grado in quattro: un'indagine pubblicata nientepopodimeno che da Nature rivela che 7 colleghi su 10 bisticciano per la temperatura in ufficio. A soffrire di più sarebbero le donne, che sono le prime a indossare golfini, sciarpe e foulard quando la temperatura si abbassa. Non è un caso: secondo uno studio condotto dal Maastricht University Medical Centre, la temperatura degli edifici è regolata sul metabolismo basale maschile, che è di qualche grado inferiore a quello femminile.

Non ne vogliamo fare una questione di genere, ma prima che le cose degenerino vi diamo qualche consiglio per dirimere le liti sull'aria condizionata in ufficio:

# 1

Prima di tutto la legge: il Decreto del Presidente della Repubblica numero 74 del 2013 stabilisce che la temperatura in estate in ufficio non può scendere sotto i 26° (con un paio di gradi di tolleranza). Troppa differenza con l'esterno può infatti comportare rischi per la salute.

# 2

Il condizionatore deve essere posizionato in modo che il getto d'aria fredda non colpisca direttamente nessuna postazione. Il flusso d'aria dovrebbe diffondersi in modo uniforme, rinfrescando progressivamente tutta la stanza.

# 3

La manutenzione è fon-da-men-ta-le. I condizionatori dovrebbero essere puliti tutti gli anni in ogni parte, con sostituzione dei filtri e delle componenti soggette a usura. Solo così si può prevenire il diffondersi nell'aria di batteri o particelle inquinanti.

# 4

È importante cambiare l'aria nelle stanze, ma questo va fatto solo a condizionatori spenti. La presenza di spifferi rischia infatti di vanificare il lavoro dell'impianto di climatizzazione. Se dovete arieggiare, fatelo quindi di mattina presto oppure la sera.

# 5

“Non è tanto il caldo, è l'umidità che t'ammazza”, dice il vecchio saggio. È vero, ma col condizionatore rischiate di 'seccare' troppo l'aria. Ricordate che in un ambiente salubre l'umidità non dovrebbe mai scendere sotto il 35%.

# 6

Quando non serve, spegnetelo. Risparmierete energia e permetterete all'impianto di raffreddarsi (eh sì) e riposare.

# 7

Tenete sempre a portata di mano una maglia leggera, una sciarpa o un foulard: gli spifferi sono pericolosi e ammalarsi non è mai bello, specie d'estate.

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