Crescono anche in Italia le aziende che permettono ai propri dipendenti di portare i rispettivi animali in ufficio. Non siamo certamente ai livelli degli Stati Uniti – dove ormai ben il 17% delle aziende ha dato il via ai cani in ufficio – ma le prospettive sono buone: di mese in mese, infatti, spuntano nuove iniziative, con nuovi luoghi di lavoro che organizzano delle particolari occasioni in cui i lavoratori possono portare i gatti e i cani al lavoro.

Cane in ufficio: la legge

Ma cosa dice il legislatore a proposito della presenza degli animali domestici sul luogo di lavoro? Ebbene, in realtà non esiste nessuna legge sui cani e sui gatti in ufficio. É invece la singola azienda a creare eventualmente un apposito codice di condotta, anche se va detto che, in linea generale, la maggior parte delle regole sono comuni: i cani e i gatti non possono ovviamente essere ammessi nelle sale riunioni, né, nella maggior parte dei casi, nelle aree in cui i dipendenti pranzano. Non tutti gli animali domestici, del resto, possono essere portati in ufficio. I cani con un atteggiamento aggressivo, infatti, potrebbero creare più problemi che vantaggi.

Animali domestici in ufficio: ecco tutti i benefici

Sono davvero tanti i benefici del portare i propri cani al lavoro, e tali vantaggi si possono in buona parte estendere anche ad altri animali domestici, dai gatti in poi. Si pensi al potere antistress che hanno i nostri amici a quattro zampe, capaci di farci superare con un solo sguardo anche i momenti più tesi. Ma non è tutto qui: la presenza di un cane in ufficio porta per forza di cose a fare delle pause più sane e più divertenti, allontanandosi per qualche minuto dallo schermo del pc. La presenza di un animale sul luogo del lavoro, come dimostrato da diversi studi, favorisce inoltre una migliore interazione tra colleghi, migliorando l’umore dell’intero ufficio.

Come organizzarsi per portare il cane in ufficio

Prima di portare il proprio cane sul luogo di lavoro è necessario accertarsi di aver fatto tutto il possibile affinché questa esperienza non sia traumatica. Molto meglio, dunque, abituare il cane nei giorni precedenti ad avere a che fare con rumori disturbanti come il campanello, il suono del telefono, il rumore della stampante e via dicendo. Nell’ufficio non deve poi mancare tutto il necessario per il suo benessere, e quindi acqua, cibo e un luogo in cui riposare. Già dal primo giorno, infine, deve risultare evidente al cane la presenza di determinate zone vietate  (dalla sala riunioni in poi).

(Visited 1.725 times, 1 visits today)
Condividi l'articolo